La Regione Lombardia, Assessorato alla Famiglia e Solidarietà Sociale, ha pubblicato sul proprio sito (http://www.famiglia.regione.lombardia.it/), la Circolare, datata 11.12.2006, con cui si forniscono le prime indicazioni operative in materia di accertamento collegiale di cui trattasi.
Si evidenzia che:
Si evidenzia che:
- la domanda deve essere prodotta direttamente dalla famiglia dell’alunno o da chi esercita legittimamente la potestà (modello allegato alla circolare dell’ 11.12.06);
- la domanda va prodotta al collegio dell’ASL di residenza;
- la domanda deve essere corredata da certificazione della patologia (classificazioni riportate), con indicazione se trattasi di patologia stabilizzata o progressiva, rilasciata da medico specialista di struttura pubblica e da relazione clinica, contenente i dati richiesti nel modello di domanda, rilasciata da medico specialista o psicologo dell’età evolutiva, di struttura pubblica, ed eventuale altra documentazione posseduta e ritenuta utile;
- l’accertamento (nei tempi indicati) produce un verbale che, sottoscritto da tutti i componenti del collegio, al temine della valutazione collegiale, viene consegnato contestualmente al richiedente, che dovrà farlo pervenire tempestivamente all’Istituzione Scolastica presso cui è iscritto l’alunno.
La nuova normativa pone alle famiglie alcuni "ostacoli":
- esclusione degli specialisti privati che potrebbero redigere un'eventaule diagnosi
- esclusione possibile di supporto per soggetti che appartengono alla categoria dei DSA e/o a settori per i quali un intervento di un insegnante di sostegno potrebbe rappresentare un'utile soluzione ai problemi evidenziati.
Quale futuro sarà definito per la categoria dei docenti di sostegno?